5 itinerari in auto per godersi l’arrivo della primavera

NLT.market Team 15 Marzo 2022
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La primavera è alle porte, il cielo è già più azzurro, gli alberi accolgono le prime gemme e nell’aria c’è una brezza tiepida. La situazione ideale per godersi un bel giretto in auto, senza troppo caldo, senza afa, senza fretta. Perché assieme alla primavera arrivano le vacanze pasquali, i ponti e i weekend fuori porta.

La primavera è alle porte, il cielo è già più azzurro, gli alberi accolgono le prime gemme e nell’aria c’è una brezza tiepida. La situazione ideale per godersi un bel giretto in auto, senza troppo caldo, senza afa, senza fretta. Perché assieme alla primavera arrivano le vacanze pasquali, i ponti e i weekend fuori porta. Ecco allora 5 itinerari da esplorare con la propria auto (anche a noleggio) per godersi la stagione più dolce dell’anno, senza il bisogno di uscire dai confini nazionali. Perché l’Italia non avrà il sistema autostradale più efficiente del mondo, ma in compenso offre chilometri di strade immerse in panorami mozzafiato.  1.	LA STRADA DELLA FORRA IN LOMBARDIA Winston Churchill la definì l’ottava meraviglia del mondo, James Bond ci ha seminato i cattivi a bordo della sua Aston Martin. Un nastro di raso grigio che si srotola tra le ripide pendici rocciose dell’altopiano bresciano: è la mitica SP38, meglio nota come Strada della Forra. Appena cinque chilometri, da Porto di Tremosine, da dove è possibile ammirare le curve del fiume Brasa, fino a Tremosine del Garda, uno dei borghi più belli d’Italia, in bilico tra la roccia della montagna e l’acqua del lago. Con la borgata di Pieve a far da tappa intermedia, da raggiungere attraverso un vero e proprio canyon. Sono solo cinque chilometri, ma la varietà del panorama la fa sembrare una strada infinita.  2.	IL LITORALE PONTINO IN LAZIO La chiamano Riviera di Ulisse, perché è proprio qui che il più grande viaggiatore della storia si fermò, stregato dalle malie dell’affascinante e temibile Circe. Si parte da Latina, in direzione Sperlonga, pittoresco borgo dove è d’obbligo un assaggio alla zuppa di sarde o ai bombolotti con ragù di seppie. E poi via, si digerisce con il rollio del mare, alla rotta delle isole ponziane: Ponza, con le sue spiagge bianchissime; Ventotene, patria dell’imperatore Augusto e della lenticchia e Santo Stefano, sede di uno dei carceri che rinchiuse alcuni tra i più grandi pensatori d’Italia.  3.	IL PARCO DEL CONERO NELLE MARCHE Entrare nel Parco del Conero vuol dire entrare in un paradiso naturale a picco sul mare, racchiuso da pareti rocciose formatesi 5 milioni di anni fa e costellate da cave di bianca pietra. In auto è possibile percorrere la Strada dei Vini di Conero DOCG e DOC: 50 kg di bellezza e bontà.  Si parte da Ancona per arriva a Offagna, sede di una suggestiva rocca, per poi spostarsi a Osimo, la “città senza testa”. Tappa successiva è Castelfidardo, la patria della fisarmonica, da visitare prima di puntare verso Sirolo, “la perla dell’Adriatico”, per concludere a Numana, meta balneare tra le più prestigiose della regione.  4.	IL TOUR TRA I CASTELLI DI PARMA E PIACENZA Si contano ben 24 residenze regali lungo il corso emiliano del Po. Vi si possono ammirare le torri dal finestrino percorrendo la provinciale in direzione Roccabianca. Al chilometro 29, invece, conviene scendere, per ammirare meglio la rocca che Pier Maria Rossi donò a Bianca Pellegrini come pegno d’amore.  È casa del fantasma di Donna Cenerina, uccisa dal cognato e ancora arrabbiata, la reggia di Soragna. Mentre è sgombra di spiriti quella di Colorno, poco distante dalla Rocca di San Vitale a Fontanellato e al castello di Torrechiara. Immancabile, nel frattempo, una tappa a San Secondo per assaggiare la Spalla Cotta.  5.	LA STRADA DEL VINO IN TRENTINO ALTO ADIGE Si tratta di una delle aree vinicole più blasonate e note d’Italia: la strada del vino in Alto Adige, sul confine tra le province di Trento e Bolzano. E proprio da Bolzano si parte per raggiungere Appiano, comune sparso tra i vigneti sotto un imponente castello. Per poi rotolare verso sud, direzione Caldaro, sede del lago più caldo della regione e del Museo del Vino. E per assaggiarlo questo rinomato vino, invece, bisogna dirigersi a Termeno, patria del frizzante Gewürtztraminer e poi addentrarsi nel Südtirol, lungo il Sentiero del Vino che costeggia il borgo di Cortaccia. Spingendosi fino all’estrema porta meridionale dell’Alto Adige si arriverà a Salorno, confine tra la parte italiana e quella tedesca della regione. Per concludere, immancabile una capatina a Ora, il più mediterraneo dei paesi altoatesini.

Ecco allora 5 itinerari da esplorare con la propria auto (anche a noleggio) per godersi la stagione più dolce dell’anno, senza il bisogno di uscire dai confini nazionali. Perché l’Italia non avrà il sistema autostradale più efficiente del mondo, ma in compenso offre chilometri di strade immerse in panorami mozzafiato.

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  1. LA STRADA DELLA FORRA IN LOMBARDIA

Winston Churchill la definì l’ottava meraviglia del mondo, James Bond ci ha seminato i cattivi a bordo della sua Aston Martin. Un nastro di raso grigio che si srotola tra le ripide pendici rocciose dell’altopiano bresciano: è la mitica SP38, meglio nota come Strada della Forra.

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Appena cinque chilometri, da Porto di Tremosine, da dove è possibile ammirare le curve del fiume Brasa, fino a Tremosine del Garda, uno dei borghi più belli d’Italia, in bilico tra la roccia della montagna e l’acqua del lago. Con la borgata di Pieve a far da tappa intermedia, da raggiungere attraverso un vero e proprio canyon. Sono solo cinque chilometri, ma la varietà del panorama la fa sembrare una strada infinita.

  1. IL LITORALE PONTINO IN LAZIO

La chiamano Riviera di Ulisse, perché è proprio qui che il più grande viaggiatore della storia si fermò, stregato dalle malie dell’affascinante e temibile Circe. Si parte da Latina, in direzione Sperlonga, pittoresco borgo dove è d’obbligo un assaggio alla zuppa di sarde o ai bombolotti con ragù di seppie.

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E poi via, si digerisce con il rollio del mare, alla rotta delle isole ponziane: Ponza, con le sue spiagge bianchissime; Ventotene, patria dell’imperatore Augusto e della lenticchia e Santo Stefano, sede di uno dei carceri che rinchiuse alcuni tra i più grandi pensatori d’Italia.

  1. IL PARCO DEL CONERO NELLE MARCHE

Entrare nel Parco del Conero vuol dire entrare in un paradiso naturale a picco sul mare, racchiuso da pareti rocciose formatesi 5 milioni di anni fa e costellate da cave di bianca pietra. In auto è possibile percorrere la Strada dei Vini di Conero DOCG e DOC: 50 kg di bellezza e bontà.

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Si parte da Ancona per arriva a Offagna, sede di una suggestiva rocca, per poi spostarsi a Osimo, la “città senza testa”. Tappa successiva è Castelfidardo, la patria della fisarmonica, da visitare prima di puntare verso Sirolo, “la perla dell’Adriatico”, per concludere a Numana, meta balneare tra le più prestigiose della regione.

  1. IL TOUR TRA I CASTELLI DI PARMA E PIACENZA

Si contano ben 24 residenze regali lungo il corso emiliano del Po. Vi si possono ammirare le torri dal finestrino percorrendo la provinciale in direzione Roccabianca. Al chilometro 29, invece, conviene scendere, per ammirare meglio la rocca che Pier Maria Rossi donò a Bianca Pellegrini come pegno d’amore.

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È casa del fantasma di Donna Cenerina, uccisa dal cognato e ancora arrabbiata, la reggia di Soragna. Mentre è sgombra di spiriti quella di Colorno, poco distante dalla Rocca di San Vitale a Fontanellato e al castello di Torrechiara. Immancabile, nel frattempo, una tappa a San Secondo per assaggiare la Spalla Cotta.

  1. LA STRADA DEL VINO IN TRENTINO ALTO ADIGE

Si tratta di una delle aree vinicole più blasonate e note d’Italia: la strada del vino in Alto Adige, sul confine tra le province di Trento e Bolzano. E proprio da Bolzano si parte per raggiungere Appiano, comune sparso tra i vigneti sotto un imponente castello. Per poi rotolare verso sud, direzione Caldaro, sede del lago più caldo della regione e del Museo del Vino.

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E per assaggiarlo questo rinomato vino, invece, bisogna dirigersi a Termeno, patria del frizzante Gewürtztraminer e poi addentrarsi nel Südtirol, lungo il Sentiero del Vino che costeggia il borgo di Cortaccia. Spingendosi fino all’estrema porta meridionale dell’Alto Adige si arriverà a Salorno, confine tra la parte italiana e quella tedesca della regione. Per concludere, immancabile una capatina a Ora, il più mediterraneo dei paesi altoatesini.


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